Cinema e mafia: il film italiano di Matteo Messina Denaro non è ancora all’apice?

Cinema e mafia: il film italiano di Matteo Messina Denaro non è ancora all’apice?

Chi ha dato ordine a Reina e Messina Denaro di uccidere Falcone e Borsellino, e ha facilitato l’assassinio di due magistrati sotto pesante protezione? E dov’è il “taccuino rosso di Borsellino” scomparso dalla sua borsa di pelle, quella che portava sempre con sé? In che modo Messina Denarau ha deciso dove colpire e quando? Trent’anni di indagini non hanno risposto.

Quelle bombe e quegli omicidi stavano ricattando lo stato e facevano parte di una raffinata strategia terroristica. Chi ha suggerito gli obiettivi e perché? Tommaso Buscetta, il don mafioso che iniziò a parlare con Giovanni Falcone ea svelare i segreti dell’organizzazione, diceva sempre che i veri capi, quelli autorizzati a uccidere e fare strategie, erano a Roma.

Matteo Messina Denaro è stato arrestato, ma l’archivio di Riina, che stava scappando, non è stato ancora ritrovato, come il quotidiano Borsellino. E l’Italia attende ancora risposte.

(Francesca Marino è una giornalista ed esperta dell’Asia meridionale che ha scritto “Apocalypse Pakistan” con B Natale. Il suo ultimo libro è “Balochistan – Bruised, Battered and Blooded”. Ha twittato a @francescam63. Questo è un articolo di opinione e le opinioni espresse sono proprietà dell’autore. Non approvato Quint non è responsabile delle sue opinioni riportate.)

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Celestino Traglia

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