Due dei più grandi sindacati italiani hanno indetto uno sciopero nazionale per protestare contro il budget 2022 del governo, dividendo il movimento operaio e facendo arrabbiare gli alleati del primo ministro Mario Draghi. I sindacati CGIL e UIL hanno chiesto una pausa di un giorno il 16 dicembre, affermando in una dichiarazione lunedì sera che si oppongono alle misure di bilancio relative a tasse, pensioni, scuole, politiche industriali e precarietà del lavoro.
Tuttavia, il secondo sindacato più grande d’Italia, la Cisl, ha dichiarato che non prenderà parte alla protesta, la prima divisione del genere tra i tre principali gruppi sindacali del Paese dal 2014. “La Cisl ritiene sbagliato ricorrere allo sciopero generale e agli estremi del conflitto in una situazione del genere L’ora esatta per il Paese, che rimane impegnato ad affrontare una pandemia che non si placherà.
I partiti di tutto lo spettro politico che sostengono il governo di unità di Draghi hanno criticato lo sciopero, affermando che il budget ha offerto 8 miliardi di euro (9 miliardi di dollari) in tagli alle tasse, principalmente rivolti ai lavoratori a basso reddito. “Questa non è certo una riforma che punisce i lavoratori oi pensionati”, ha detto Andrea Orlando, ministro del Lavoro e figura di spicco del Pd di centrosinistra.
Matteo Salvini, leader della Lega di destra, è stato più esplicito, definendo l’appello allo sciopero “inspiegabile e irresponsabile”. Funzionari del governo si sono incontrati in diverse occasioni con i leader sindacali per discutere il bilancio, l’ultima venerdì scorso. Rappresentanti della CGIL e della UIL hanno chiesto che i previsti tagli alle tasse si rivolgano maggiormente ai più bassi e chiedono più aiuto alle famiglie povere per far fronte ai prezzi più alti dell’energia.
“Le risorse disponibili in questa fase… (dovrebbero) consentire una più efficace ridistribuzione della ricchezza”, hanno affermato Cgil e Uil nel loro comunicato congiunto. Entrambi i sindacati hanno convocato manifestazioni in quattro città il 16 dicembre, ma non era chiaro se la convocazione dello sciopero avrebbe avuto un impatto significativo sull’economia. (1 dollaro = 0,8876 euro)
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