Spalletti: non ci sono limiti alle ambizioni dell’Italia a Euro 2024

Spalletti: non ci sono limiti alle ambizioni dell’Italia a Euro 2024

Tutto è possibile per l’Italia a Euro 2024, secondo il tecnico Luciano Spalletti, che ha detto che la squadra deve essere al meglio dopo essere stata inserita in un girone impegnativo per il torneo del prossimo anno in Germania.

Nel secondo girone sono sorteggiati i Campioni d’Europa, che affronteranno Spagna, Albania e Croazia.

“Non mi sono posto limiti, tutto dipende da quanto possiamo migliorare. Innanzitutto dentro di noi”, ha detto martedì al Corriere della Sera.

“Sapevamo che c’era la possibilità di trovare un gruppo con squadre forti e purtroppo è successo.

E aggiunge: “L’unico modo per qualificarsi è giocare partite di alto livello. Spagna, Albania e Croazia comunque non saranno contente perché hanno eliminato l’Italia dalla quarta classifica. Dipende solo da noi, noi siamo l’Italia”.

La squadra di Spalletti inizierà il suo cammino a Dortmund contro l’Albania il 15 giugno, prima di affrontare la Spagna cinque giorni dopo e la Croazia il 24 giugno.

“In questo ambiente… e nella passione dei giocatori in cui credo, non dovremmo vedere alcun muro che non possa essere superato”, ha detto.

“Abbiamo tanti giocatori che possono ancora crescere. Giorgio Scalvini, Destiny Udoji, Gianluca Scamaca. In attacco abbiamo Matteo Retegui, Giacomo Raspadori, Moise Kean, Ciro Immobile e molto più di quanto si creda.

“Ribadisco quello che ho detto alla Nazionale azzurra prima di una partita difficile: ci sono tante cose che da fuori mi hanno spaventato, ma dopo averle affrontate mi emozionano”.

Spalletti tiene le carte nascoste per quanto riguarda le scelte della sua squadra, ma ha detto che cercherà alcune caratteristiche nei suoi giocatori.

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Ha detto: “Voglio uomini che credano in questo, che si sentano responsabili come me e che dimostrino di voler fare la storia”.

“Dobbiamo restituire all’Italia l’amore che prova, far festeggiare tutto il Paese e unire le persone.

“La maglia azzurra va desiderata e onorata come oggetto sacro”.

Cinzia Necci

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