31 ottobre (UPI) — Martedì forti piogge e forti venti nel nord Italia hanno inondato parti di Milano e hanno causato lo straripamento del Lago di Como e del fiume Seveso.
Violento La tempesta ha allagato Un certo numero di bar sul lungomare della famosa località turistica sul Lago di Como, dove forti venti hanno abbattuto alberi e linee, provocando un’interruzione di corrente.
“Durante la notte un temporale ha scaricato una grande quantità d’acqua, con un picco di 40 millimetri all’ora, e alle 5:50 il fiume Seveso è straripato”, ha detto Marco Granelli, consulente per la sicurezza a Milano.
parti di Milano è stata allagata È inaccessibile poiché l’acqua scorre lungo le scale fino alle stazioni della metropolitana. Le autorità della protezione civile hanno pompato acqua dagli edifici allagati e hanno installato barriere mobili.
Mentre nel nord Italia la pioggia è stata forte, anche la Toscana del sud ha visto allagamenti, alberi caduti e frane in un temporale che in sole 24 ore ha superato la media mensile delle precipitazioni per questo periodo dell’anno.
Venezia, che subisce inondazioni regolari a causa delle alte maree associate alla luna piena, è riuscita a sfuggire alle inondazioni di martedì nonostante i forti venti nel mare Adriatico abbiano spinto l’acqua nella città.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha attribuito al sistema MOSE di 78 paratoie, installato nel 2020, il compito di tenere a bada l’acqua.
“Il sistema MOSE è stato attivo tutta la notte e lo resterà fino alle 13 di oggi!” Brugnaro ha scritto martedì scorso In un lavoro Su X, la piattaforma precedentemente nota come Twitter. “Grazie a tutti i tecnici e allo staff che hanno lavorato per metterlo in funzione!”
In gran parte dell’Italia resta l’allerta rossa fino a mercoledì, mentre è prevista pioggia per tutto il resto della settimana.
Dopo la siccità, quella di martedì non è la prima grave inondazione che colpisce l’Italia quest’anno. Almeno 14 persone sono state uccise a maggio, come testimonia il paese Le peggiori inondazioni nel secolo. La storica alluvione ha provocato lo straripamento di 23 fiumi e 280 frane nell’Alta Emilia-Romagna.